La terapia adiuvante con Docetaxel migliora la sopravvivenza generale e libera da malattia nelle donne con carcinoma mammario operabile con linfonodi positivi
Ricercatori del Breast Cancer International Research Group 001 hanno posto a confronto la terapia con Docetaxel ( Taxotere ) più Doxorubicina e Ciclofosfamide ( TAC ) con quella con Fluoruracile più Doxorubicina e Ciclofosfamide ( FAC ), come chemioterapia adiuvante per il carcinoma mammario operabile con linfonodi positivi.
Hanno preso parte allo studio 1491 donne con carcinoma mammario con linfonodi ascellari positivi.
Le partecipanti sono state sottoposte a 6 cicli di trattamento con terapia TAC o FAC, come chemioterapia adiuvante successiva all’intervento chirurgico.
L’endpoint primario era rappresentato dalla sopravvivenza libera da malattia.
Al follow-up medio di 55 mesi, le percentuali stimate di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni sono state del 75% tra le 745 pazienti in terapia con TAC e del 68% tra le 746 pazienti in terapia con FAC, con una riduzione del 28% nel rischio di recidiva nel gruppo TAC ( p =0.001 ).
Le percentuali stimate di sopravvivenza generale sono state dell’87% e dell’81%, rispettivamente.
La terapia TAC ha comportato una riduzione del 30% nel rischio di morte ( p = 0.008 ).
L’incidenza di neutropenia di grado 3 o 4 è stata del 65.5% nel gruppo TAC e del 49.3% nel gruppo FAC ( p < 0.001 ) .
Le percentuali di neutropenia febbrile sono state del 24.7% e del 2.5%, rispettivamente ( p < 0.001 ).
Infezioni di grado 3 o 4 si sono manifestate nel 3.9% delle pazienti trattate con TAC e nel 2.2% di quelle trattate con FAC ( p = 0.05 ).
Non è stato osservato alcun decesso a causa delle infezioni.
Due pazienti sono decedute durante il trattamento.
In meno del 2% delle pazienti di ciascun gruppo, sono state riscontrate insufficienza cardiaca congestizia e leucemia mieloide acuta.
I punteggi della qualità di vita sono diminuiti durante la chemioterapia, ma sono ritornati ai livelli basali dopo il trattamento.
Da quanto emerso, è stato possibile affermare che la chemioterapia adiuvante con TAC, rispetto a quella con FAC, migliora significativamente la percentuale di sopravvivenza generale e libera da malattia tra le donne affette da tumore alla mammella operabile con linfonodi positivi. ( Xagena_2005 )
Martin M et al, N Engl J Med 2005; 352: 2302-2313
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