Tumore alla mammella con EGFR2 normale e linfonodi positivi: trattamento adiuvante con Doxorubicina e Ciclofosfamide con Docetaxel concomitante versus sequenziale


Le antracicline, i taxani e gli agenti alchilanti sono tra i farmaci più attivi nel trattamento adiuvante del carcinoma mammario, ma lo schema ottimale per la loro somministrazione non è noto.

È stato effettuato uno studio di terapia adiuvante per confrontare il regime sequenziale di Doxorubicina ( Adriamicina ) con Ciclofosfamide ( Endoxan ) seguito da Docetaxel ( Taxotere ) ( regime sequenziale ) con il regime di combinazione dei tre farmaci.

Donne con tumore alla mammella operabile con linfonodi positivi e con recettore del fattore di crescita dell’epidermide 2 ( EGFR-2 ) non-amplificato sono state stratificate per numero di linfonodi ascellari e status del recettore degli ormoni, e sono state assegnate in maniera casuale a chemioterapia adiuvante con 6 cicli di Docetaxel, Doxorubcina e Ciclofosfamide ( 75/50/500 mg/m² ogni 3 settimane ) o 4 cicli di Doxorubcina e Ciclofosfamide ( 60/600 mg/m² ogni 3 settimane ) seguiti da Docetaxel at 100 mg/m² ogni 3 settimane ( regime sequenziale ).

Dopo il completamento della chemioterapia è stata somministrata radioterapia come indicato, e le pazienti con malattia positiva per il recettore degli ormoni sono state sottoposte a terapia ormonale adiuvante con Tamoxifene e/o inibitore dell’aromatasi.

In 30 mesi, 3.298 pazienti sono state arruolate nello studio ( n=1649 in ciascun braccio ).

Le principali caratteristiche al basale sono risultate bilanciate tra i gruppi.

A un follow-up mediano di 65 mesi, i tassi stimati di sopravvivenza libera da malattia a 5 anni sono stati 79% in entrambi i gruppi ( log-rank P=0.98; hazard ratio, HR=1.0 ) e i tassi di sopravvivenza generale a 5 anni per entrambi i bracci sono stati 88% e 89%, rispettivamente ( log-rank P=0.37; HR=0.91 ).

Il regime concomitante con i tre farmaci è risultato associato a una maggior neutropenia febbrile e trombocitopenia; il regime sequenziale a maggiore neuropatia sensoriale, cambiamenti nelle unghie e mialgia.

L’incidenza di infezione neutropenica è risultata simile in entrambi i gruppi.

In conclusione, i regimi sequenziale e combinato che utilizzano i tre farmaci sono risultati ugualmente efficaci ma hanno mostrato differenze nel profilo di tossicità. ( Xagena_2011 )

Eiermann W et al, J Clin Oncol 2011; 29: 3877-3884



Link: MedicinaNews.it

Onco2011 Gyne2011 Farma2011

XagenaFarmaci_2011