Cancro al seno metastatico ER-positivo / HER2-negativo: Elacestrant aumenta la sopravvivenza libera da progressione


Dallo studio EMERALD è emerso che il degradatore selettivo del recettore per gli estrogeni ( SERD ) Elacestrant ( Orserdu ) ha mostrato di migliorare la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), con una tendenza al prolungamento della sopravvivenza globale ( OS ) nelle analisi ad interim, nei pazienti con tumore alla mammella ER+/HER2-, in forma metastatica.

Lo studio clinico di fase 3 EMERALD ha coinvolto 477 uomini e donne in post-menopausa con cancro al seno ER-positivo, HER2-negativo metastatico che avevano già ricevuto una o due linee di terapia endocrina, inclusa una combinazione con un inibitore CD4/6.

Ai partecipanti è stato somministrato Elacestrant 400/mg/die per via orale o un altro trattamento considerato standard di terapia come Fulvestrant, Anastrozolo, Letrozolo o Exemestane.

L’endopoint primario era la sopravvivenza libera da progressione di malattia nella popolazione complessiva e nella popolazione con mutazione di ESR1: i risultati sono incoraggianti, perché nella popolazione complessiva con Elacestrant la mediana è salita a 2.8 mesi contro 1.9, e i tassi a 12 mesi sono risultati del 22.3% per Elacestrant contro il 9.4% per la terapia standard.

Dati positivi sono stati raccolti anche nei pazienti con mutazioni riguardanti ESR1, con una mediana di sopravvivenza libera da progressione di malattia di 3.8 mesi e tassi a 12 mesi del 26.8% contro l’8.2%. Favorevole anche il trend della sopravvivenza globale.

Il profilo di sicurezza e di tollerabilità è stato in linea con quanto atteso, ed è risultato gestibile. Gli eventi avversi più comuni sono stati: nausea e lombalgia.
Il 2.5% dei pazienti ha dovuto ridurre il dosaggio, mentre il 3.4% ha interrotto le cure.

In conclusione, nel carcinoma mammario ER+/HER2- l’associazione tra terapia endocrina e inibitori di CD4/6 è la prima scelta, tuttavia in molti pazienti si instaura resistenza, in alcuni casi attraverso mutazioni ESR1. I buoni risultati ottenuti con Elacestrant anche in questo sottogruppo di tumori fanno ipotizzare che Elacestrant possa diventare una nuova opzione terapeutica in questa popolazione. ( Xagena_2021 )

Fonte: San Antonio Breast Cancer Symposium, 2021

XagenaMedicina_2021