Uso della terapia adiuvante nelle pazienti con carcinoma endometriale in stadio FIGO III


Il trattamento adiuvante per il cancro dell'endometrio di fase III non è ancora definito.
Esperienze precedenti supportano l'utilità della combinazione di chemioterapia e radioterapia.
Uno studio retrospettivo ha descritto l’esito in una coorte di pazienti con tumore dell’endometrio di fase III trattato con chemioterapia e/o radioterapia dal 1998 al 2009.

E' stato analizzato l'impatto sulla sopravvivenza senza recidiva delle variabili cliniche e patologiche e il trattamento adiuvante ricevuto.

Sono stati considerati 82 pazienti. L'età media era di 62 anni. 78 pazienti ( 95% ) hanno ricevuto un trattamento adiuvante: chemioterapia ( 41; 50% ), radioterapia ( 18; 22% ) o chemioradioterapia combinata ( 19; 23% ).
4 pazienti sono state escluse dall'analisi perché non sono state trattate con alcuna terapia adiuvante.

All’analisi univariata, il grado tumorale ( G3 vs G1-G2; P=0.003 ) è stato associato al rischio di recidiva; allo stesso modo, le pazienti trattate con la radioterapia da sola ( P=0.031, hazard ratio, HR=0.19 ) o la chemioterapia da sola ( P=0.053, HR=0.54 ) hanno presentato un rischio significativamente maggiore di ricaduta, rispetto alle pazienti trattate con l'approccio multimodale.

La sopravvivenza senza ricadute a 3 anni è stata pari all'86.5%, 65.8% e 44.1%, rispettivamente, con l'approccio multimodale, la chemioterapia e la radioterapia.

Nell'analisi multivariabile, l'età e la classificazione sono state associate indipendentemente alla sopravvivenza senza recidiva.
L'hazard ratio per la sopravvivenza senza recidiva è stato pari a 0.14 e 0.20 per il trattamento multimodale rispetto alla sola chemioterapia e alla sola radioterapia, rispettivamente.

In conclusione, l'età e la classificazione sono fattori prognostici indipendenti. Un approccio combinato con radioterapia e chemioterapia può indurre un vantaggio nella sopravvivenza senza recidiva rispetto alla radioterapia o alla chemioterapia da sole.
Sono necessari studi clinici prospettici per verificare questa ipotesi clinica. ( Xagena_2011 )

Marchetti C et al, Oncology 2011; 81: 104-112

Xagena_Medicina_2011