Kisqali come trattamento di prima linea per il carcinoma alla mammella localmente avanzato o metastatico HR+/HER2- in associazione a un qualsiasi inibitore dell’aromatasi


Uno studio clinico di fase III ha dimostrato che l’associazione Ribociclib ( Kisqali ) più Letrozolo ( Femara ) ha ridotto del 44% il rischio di progressione della malattia o di morte rispetto a Letrozolo in monoterapia nelle donne in postmenopausa con tumore mammario HR+/HER2- in fase avanzata.
Inoltre, dopo quasi un anno di ulteriore follow-up, Ribociclib più Letrozolo ha dimostrato una sopravvivenza mediana libera da progressione ( PFS ) di 25.3 mesi, rispetto ai 16.0 mesi di Letrozolo in monoterapia.

I pazienti trattati con Ribociclib più Letrozolo complessivamente hanno mantenuto la qualità di vita correlata alla salute rispetto a quelli trattati con solo Letrozolo; non è stato identificato nessun nuovo problema di sicurezza.

L'associazione Ribociclib più Letrozolo viene ora raccomandato dal National Comprehensive Cancer Network ( NCCN ) come opzione di categoria 1 per il trattamento di prima linea delle donne in postmenopausa con carcinoma alla memmella HR+/HER2- metastatico.

La Commissione Europea ha approvato Kisqali in combinazione con un inibitore dell’aromatasi per il trattamento delle donne in postmenopausa con tumore alla mammella localmente avanzato o metastatico con recettori ormonali positivi, negativo per il recettore 2 del fattore di crescita dell’epidermide umano ( HR+/HER2- ) come iniziale terapia su base endocrina.

Ribociclib può essere impiegato in associazione a un inibitore dell’aromatasi ( Letrozolo, Anastrozolo [ Arimidex ] o Exemestano [ Aromasin ] ), avendo la facoltà di scegliere la terapia che ritengono più appropriata per ogni singola paziente.

Attualmente non esiste alcuna cura per il cancro alla mammella in fase avanzata. Il 30% circa di coloro che hanno avuto diagnosi di tumore alla mammella in fase precoce finirà per sviluppare una forma avanzata della malattia.

Ribociclib è un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti. Gli inibitori selettivi delle chinasi ciclina-dipendenti contribuiscono a rallentare la progressione del tumore, inibendo le proteine chinasi ciclina-dipendente 4 e 6 ( CDK-4/6 ). Queste due proteine, quando vengono iperattivate, possono consentire alle cellule tumorali di crescere e di dividersi in modo eccessivamente rapido.

Nel marzo 2017, Kisqali è stato approvato dalla FDA ( US Food and Drug Administration ) in combinazione con un inibitore dell’aromatasi come terapia iniziale su base endocrina per il trattamento delle donne in postmenopausa con carcinoma al seno avanzato o metastatico con recettori ormonali positivi, negativo per il recettore 2 del fattore di crescita dell’epidermide umano ( HR+/HER2- ).
Negli USA l’autorizzazione prevede che Ribociclib possa essere assunto con o senza cibo, oralmente, una volta al giorno alla dose di 600 mg ( tre compresse rivestite con film da 200 mg ) per tre settimane, seguite da una settimana libera da trattamento e che sia somministrato in combinazione con un qualsiasi inibitore dell’aromatasi assunto per quattro settimane continuative.

L'approvazione nell'Unione Europea si basa sulla superiore efficacia e sulla dimostrata sicurezza di Ribociclib più Letrozolo rispetto al solo Letrozolo nello studio clinico registrativo di fase III MONALEESA-2.

Lo studio, a livello globale, ha arruolato 668 donne in postmenopausa con carcinoma alla mammella avanzato o metastatico HR+/HER2- che non avevano ricevuto nessuna precedente terapia sistemica per il tumore mammario in fase avanzata.

MONALEESA-2 ha dimostrato che Ribociclib e l’inibitore dell’aromatasi Letrozolo riducono del 44% il rischio di progressione della malattia o di morte rispetto al Letrozolo in monoterapia all’analisi ad interim.

Questi risultati aggiornati rappresentano una ulteriore conferma che Ribociclib più Letrozolo migliora la sopravvivenza libera da progressione come trattamento di prima linea in tutti i sottogruppi di pazienti.
Dopo due anni di trattamento, il tasso di sopravvivenza libera da progressione è stato del 54.7% nel braccio Ribociclib più Letrozolo rispetto al 35.9% nei pazienti trattati con Letrozolo in monoterapia.
In una coorte di 213 pazienti statunitensi trattati nell’ambito dello studio clinico MONALEESA-2, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata pari a 27.6 mesi con Ribociclib più Letrozolo e a 15.0 mesi con Letrozolo in monoterapia ( hazard ratio, HR = 0.527; IC 95%: 0.351-0.793 ).

I benefici del trattamento sono rimasti uniformi in tutti i sottogruppi di pazienti, a prescindere dalle caratteristiche demografiche o patologiche, anche nelle donne con malattia viscerale e in quelle diagnosticate de novo.
Tra le donne con malattia misurabile al basale, il 55% ha osservato una riduzione delle dimensioni del tumore di almeno il 30% ( tasso di risposta globale [ ORR ], rispetto al 39% delle pazienti trattate con Letrozolo più placebo.

Nella maggior parte dei casi, gli eventi avversi nello studio clinico MONALEESA-2 sono stati di gravità da lieve a moderata, sono stati identificati precocemente tramite il monitoraggio di routine e, in genere, sono stati gestiti con la sospensione e/o la riduzione della dose.

I dati di sicurezza aggiornati dello studio clinico MONALEESA-2 hanno dimostrato che il profilo di sicurezza di Ribociclib più Letrozolo è rimasto uniforme e che l’incidenza di anomalie di laboratorio e all’elettrocardiogramma ( ECG ) è simile a quella osservata alla prima analisi intermedia.
Al momento di questa analisi aggiornata, le anomalie di laboratorio di grado 3-4 più comuni ( maggiori o uguali al 10% ) sono state le seguenti per Ribociclib più Letrozolo rispetto al solo Letrozolo: diminuzione dei neutrofili ( 62.6% vs 1.5% ), diminuzione dei leucociti ( 36.8% vs 1.5% ), diminuzione dei linfociti ( 16.2% vs 3.9% ) e aumento dell’alanina aminotransferasi ( 11.4% vs 1.2% ).

Un’analisi separata dei risultati relativi alla qualità di vita correlata alla salute ( HRQoL, health-related quality of life ) dallo studio clinico MONALEESA-2 non ha mostrato alcuna differenza significativa nella qualità di vita tra le donne che assumevano Ribociclib più Letrozolo rispetto a quelle che assumevano Letrozolo in monoterapia.
Questo suggerisce che gli eventi avversi non hanno avuto alcun impatto significativo sulla HRQoL.

Una successiva analisi pre-pianificata della sopravvivenza globale con ulteriori 11 mesi di follow-up ha dimostrato una sopravvivenza mediana libera da progressione di 25.3 mesi per Ribociclib e Letrozolo ( IC 95%: 23.0-30.3 ) e di 16.0 mesi ( IC 95%: 13.4-18.2 ) per Letrozolo in monoterapia ( HR = 0.568; IC95%: 0.457-0.704; p inferiore a 0.0001 ).

In più della metà delle donne con malattia misurabile che assumeva l'associazione Ribociclib più Letrozolo si è osservata una riduzione delle dimensioni del tumore pari ad almeno il 30% ( tasso di risposta globale nelle pazienti con malattia misurabile = 55% vs 39%, p = 0.00025 ). ( Xagena_2017 )

Fonte: Novartis, 2017

Xagena_Medicina_2017